
Sergio Mario Illuminato è un artista transdisciplinare nato a Catania e attualmente attivo a Roma, con esperienze formative e professionali significative a Londra e New York. La sua pratica attraversa consapevolmente molteplici linguaggi – dalle arti visive al cinema, dalla filosofia al teatro, dalla scrittura alla curatela – non come semplice somma di competenze, ma come gesto critico e politico: una resistenza all’omologazione culturale e disciplinare, un modo di abitare la soglia come forma di esistenza e di ricerca.
Per Illuminato, il linguaggio non è un codice astratto, ma un corpo vivo – parola, suono, gesto, immagine, relazione – che intreccia formazione letteraria, filosofica, artistica e audiovisiva in una ricerca costante sull’incarnazione. Ogni mezzo espressivo diventa una soglia, uno spazio di attraversamento in cui visibile e invisibile si incontrano e si trasformano, generando possibilità di relazione e di presenza autentica.
La sua pratica si colloca nel “tra”: tra discipline, tra forme del sapere, tra istituzioni e margini, tra parola e carne. Non solo artista e autore, ma anche curatore, giornalista, regista e teorico, Illuminato vive e promuove questa condizione liminale come principio fondante della propria ricerca, nutrita da attraversamenti e contaminazioni. Il suo impegno civile è indissolubilmente intrecciato alla sua estetica. La vulnerabilità, tema centrale del suo lavoro, non è concepita come debolezza, ma come un’estetica della verità e un’etica dell’incontro. Dal magazine e movimento VulnerarTe alle produzioni cinematografiche e televisive dedicate alla memoria, alla giustizia e all’ambiente, la sua opera riflette una politica della responsabilità e dell’apertura verso l’altro.
Il corpo, nella sua fragile concretezza e nel suo potere politico e percettivo, è il fulcro irradiante della sua ricerca. Non è soltanto un tema, ma una condizione ontologica: la soglia non come luogo, ma come postura verso il mondo, come esperienza di relazione capace di aprire spazi di senso nel tempo presente.
Illuminato ha conseguito la laurea magistrale in Lettere e Filosofia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, una laurea magistrale in Pittura e Scultura e una in Cinema e Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Ha completato la sua formazione con un Master certificato in Arte Contemporanea al MoMA di New York e un Master in scrittura cinematografica presso Anica Academy.
Iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 1993, ha diretto il Centro Informazione e Comunicazione per il Programma Ambiente delle Nazioni Unite nel Mediterraneo (UNEP/MAP), curando progetti culturali e cinematografici internazionali orientati all’incontro tra linguaggio, percezione e consapevolezza ecologica.
Come curatore ha ideato e realizzato eventi transdisciplinari in sedi prestigiose in Italia e all’estero. A Roma ha operato a Villa Madama, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Palazzo delle Esposizioni, al Museo Fondazione Memmo, al Museo Storico di Villa Altieri e a Palazzo Gabrielli-Mignanelli, sede della futura struttura PM23 della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti. A Parigi ha curato progetti presso l’Istituto Italiano di Cultura; a Velletri all’ex Carcere Pontificio; oltre a numerosi interventi presso ambasciate e accademie straniere in Italia. Tra i suoi progetti principali figurano iosonovulnerabile; Intorno alla Seduzione, dedicata a Susanna de Lempicka; e il ciclo Intorno al Futurismo, di cui ha curato anche i cataloghi.
Come autore ha pubblicato saggi e libri, tra cui La Soglia di Basalto – dalle radici dell’immagine immersiva al cinema post-organico per un film-manifesto tra visione, corpo e intelligenza artificiale, iosonovulnerabile (parte prima e seconda) e Corpus et Vulnus. Tàpies, Kiefer e Parmiggiani. Ha collaborato con riviste d’arte contemporanea come Artribune, Dialectika, E-Zine e VulnerarTe.
Come artista ha esposto in mostre personali e collettive in Italia, Francia, Regno Unito, Russia, Lettonia ed Emirati Arabi Uniti, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della rete diplomatica italiana.
Nel cinema ha firmato come autore, regista e produttore il cortometraggio Vulnerare (prima europea all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Migliore Regia / Film Sperimentale a New York e Los Angeles), il film d’arte Corpus et Vulnus, il documentario Mediterranea e lo spot ufficiale I 30 anni della Convenzione di Barcellona, realizzati per il Programma Ambiente delle Nazioni Unite e per il Governo italiano. Ha inoltre diretto il documentario Intorno al Futurismo per la Fondazione Memmo e l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
In ambito televisivo ha ideato, scritto e prodotto numerosi programmi per la RAI, tra cui Il Festival delle Azalee, Amoroma (in diretta da Piazza di Spagna), Omaggio a Toscanini dal Teatro Argentina e Giù la Maschera. In Scena contro la Mafia, realizzato allo stadio La Favorita di Palermo dopo le stragi del 1992, in collaborazione con CGIL, CISL e UIL.
Le sue radici teatrali affondano nel lavoro accanto a Maurizio Scaparro presso il Teatro Stabile di Roma, dove ha collaborato come regista assistente in produzioni quali Memorie di Adriano con Giorgio Albertazzi e Pulcinella con Massimo Ranieri.
Attraverso il suo lavoro, Sergio Mario Illuminato propone una visione radicale e sensibile del presente: abitare la vulnerabilità come condizione esistenziale, riflettere sul corpo e sulla memoria, aprire spazi di relazione autentica e di resistenza poetica in un mondo sempre più disincarnato e frammentato.