Statement Sergio Mario Illuminato

La mia ricerca artistica si ispira profondamente alla concezione del mondo come un flusso impregnato dell’energia della fragilità umana. Al cuore del mio lavoro risiede l’ideale di “Corpus-et-Vulnus“, una fusione alchemica tra l’essenza fisica e quella spirituale.
Il mio linguaggio artistico personale trae forte ispirazione dalla tradizione dell’arte informale, un percorso che si è evoluto attraverso sperimentazione e con l’influenza di grandi maestri come Kiefer, Parmiggiani, Beuys…
Mi muovo in uno spazio inusuale, esplorando le zone interstiziali tra pittura e scultura. Per concretizzare la mia visione artistica, ho coniato il termine “Organismi-Artistici-Comunicanti (OAC)”, poiché essi sfuggono a forme rigide e conclusive, invece, sono costituiti da un “Tessuto-Trama-Cosmica” in costante evoluzione, dove tutto è in uno stato di mutamento: reazioni chimiche, fermentazioni, variazioni cromatiche e degrado. Questa pratica rafforza l’idea che l’arte sia un processo intimamente legato alla vita, una materia prima in cui la trasformazione irreversibile e continua del “Corpo-oltre-Materia” rappresenta una parte essenziale di un’ “Etica Nomade” e di un’ “Estetica-della-Convergenza“, basate sui meccanismi creativi delle Rovine.
Al fine di costantemente ridefinire i contesti espositivi e sperimentare approcci che promuovano un processo di relazione senza precedenti, un lessico condiviso tra artisti e partecipanti, sto cercando di estendere i concetti noti di “site-specific” e “site-sensitive“, introducendo il concetto di “site–coexistence“. Questo termine descrive il mio intento di stimolare un’interpretazione attiva e inclusiva del luogo espositivo, dove si sviluppa un dialogo dinamico tra artisti e partecipanti, dando luogo a scoperte di connessioni, affinità e sviluppi potenziali. Proprio per questo motivo ho abbandonato la pratica di fissare i miei lavori con chiodi alle pareti dei “white cube” e ho collocato i miei dispositivi a terra, preferibilmente nelle “cattedrali contemporanee della vulnerabilità“: ex-carceri, manicomi, mattatoi, ospedali, chiese, barconi… questi luoghi in stato d’ibernazione nelle nostre metropoli, dove possiamo svelare ciò che si nasconde dietro la funzionalità del mondo.

BIO

https://www.sergioilluminato.com/

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